Ecco come ha avuto inizio il nostro viaggio per visitare Amman e il nord della Giordania.
Atterrati ad Amman abbiamo preferito prendere l’auto a noleggio e dirigerci subito verso nord e lasciare la visita alla capitale Giordana alla fine del viaggio.
La prima tappa del viaggio è stata Jerash, o Gerasa, una cittadina a 50 km a nord di Amman, famosa per i resti romani.
Non si tratta di pochi resti, ma di una vera e propria città antica romana, conservata molto bene.
Noi italiani siamo “abituati” (e fortunati) nel poter ammirare certe bellezze, ma è comunque stupefacente visitare una città romana così lontano da Roma.
E subito ci si rende conto della grandezza e della potenza dell’Impero Romano. Incredibile!
Abbiamo fatto una bella passeggiata di qualche ora tra le rovine.
Tra tutte consigliamo l’Arco di Adriano, l’Ippodromo, il Foro, il Teatro, il Tempio di Zeus, le Terme e il Tempio di Artemide.
Praticamente ci siamo sentiti a casa!😂
Volendo ci sono guide disponibili all’entrata, anche in italiano. Avevamo poco tempo e abbiamo visitato autonomamente i resti, supportati dalle informazioni date dalla Lonely Planet, che per noi sono state più che sufficienti!😉
La maggior parte delle persone visita Gerasa in giornata, con un’escursione giornaliera da Amman, ma noi abbiamo preferito pernottare. Abbiamo trovato un appartamento molto carino a 30 euro su Airbnb, nonostante lo scarso numero di sistemazioni (prenotate con anticipo per trovare posto). Il pernotto ci ha permesso di poter visitare le rovine con calma e andare a cena nel migliore ristorante di tutta la Giordania.
Ebbene si.
A Gerasa c’è uno dei migliori ristoranti del Paese, dove abitualmente mangia il Re in persona e non potevamo non provarlo!
Si chiama Lebanese House, ed è uno storico ristorante libanese molto carino e sicuramente sopra la media come servizio e pulizia.
Si possono degustare le mezze, delle piccole portate calde o fredde. Sono antipasti dai gusti molto forti, serviti in ciotoline.
Volevamo assaggiare assolutamente hummus e falafel (non sapendo che le avremmo mangiate per tutto il viaggio fino alla nausea!), davvero buone!
E poi grigliata di carne, spiedini, verdure alla brace. Tutto accompagnato dal buonissimo pane arabo caldo!
Alla fine ci siamo abbuffati e abbiamo mangiato molto bene, anche se i sapori forti della cucina araba si sono fatti sentire (aglio, cipolla e spezie come se non ci fosse un domani…😂)
Il prezzo è un po’ altino per la media di un ristorante in Giordania (45 euro in due, ci sta) ma siamo usciti davvero sazi e divertiti!
Il giorno dopo abbiamo fatto un giro a Gerasa, città che, a parte le rovine, non offre molte attrazioni. Siamo partiti subito verso il nord.
È incredibile scoprire come il paesaggio in questa zona assomigli alla “nostra” Puglia.
Ulivi ovunque, terrazzamenti e addirittura muretti a secco ci hanno fatto sentire a casa. E chi se lo aspettava.
La prima tappa è stata Ajlun, con il suo castello super panoramico, costruito da uno dei generali di Saladino per combattere i crociati e per controllare le rotte commerciali tra Giordania e Siria. La vista che si ha da lassù vale la visita!
Abbiamo fatto un bel giro nel castello che è tenuto molto bene.
Ci sono molte spiegazioni in inglese che permettono di capire meglio la storia Giordana.
Da Ajlun abbiamo proseguito il viaggio verso El Salt, una deliziosa cittadina dove passare qualche ora.
C’è una bella piazza dove si trova l’ Abu Jaber House, un bel palazzo ottomano che ospita il delizioso Historic Old Museum di Salt e un piccolo infopoint dove potete chiedere informazioni e prendere la mappa della città, offerta gratuitamente.
Sulla mappa è indicato un bel percorso pedonale (chiamato Harmony Trail) della durata di un’oretta che attraversa un bel mercato (il tipico suk) e alcune attrazioni come la Chiesa Ortodossa, la Grande Moschea o la Chiesa Latina.
È un giro delizioso e siamo rimasti colpiti dalla parola chiave usata a Salt per accogliere i turisti: Armonia.
Armonia religiosa, sociale, architettonica.
Camminando per il mercato di Salt, più persone ci hanno invitato a casa loro, ci hanno offerto il caffè, ci hanno fermato per poterci chiedere la provenienza, con curiosità e gentilezza. (Tutto ovviamente accompagnato dall’onnipresente “Welcome in Jordan!”)
Girando per il mercato ci imbattiamo in una bancarella dove un signore cuoceva dei dolcetti simili a dei pancake. Ce li ha fatti assaggiare. E un signore che era lì, vedendo che ci erano piaciuti, ce ne ha regalati un kg! E chi se lo aspettava…
Salt è stata una bella scoperta. Pensavamo di fare solo un una sosta veloce per il pranzo e invece abbiamo fatto una bella passeggiata molto piacevole e inaspettata prima di ripartire verso il Mar Morto. (QUI puoi trovare il nostro itinerario)
Alla fine del nostro viaggio abbiamo dedicato 3 giorni ad Amman e i Castelli del deserto.
Partendo da Madaba, è abbastanza comodo e facile dirigersi verso il deserto ad est di Amman in direzione Iraq (si, è vero, fa un po’ impressione! 😂).
Mano a mano che si procede la strada diventa sempre più dritta, i panorami sempre più piatti e deserti e si inizia a sentire il caldo che aumenta nonostante sia gennaio.
Ci sono molti castelli e caravanserragli, dei piccoli fortini che venivano utilizzati come aree di sosta dai mercanti e dalle loro carovane tipici del Medioriente.
Visitando questa zona si può capire la potenza degli Omayyiadi, un popolo arabo molto potente che in poco più di cento anni (dal 600) conquistò una buona parte di Medioriente, di Africa settentrionale arrivando perfino in Spagna e Portogallo del Sud.
Abbiamo iniziato la visita con il Castello di Kharana, una imponente costruzione che si erge dal deserto piatto.
Nonostante sia definito castello (Qasr in giordano) non si tratta di una costruzione con funzione difensiva, ma probabilmente di un luogo sicuro per proteggersi dalle intemperie del deserto.
Era qui che si svolgevano attività di commercio, di scambi e di affari.
Proseguendo ancora verso est abbiamo visitato il Qusayr Amra, il più famoso palazzo della Giordania orientale, sito UNESCO.
Costruito dagli Omayyiadi intorno al 715, era il luogo dove il califfo si ritirava per diletto con la sua famiglia e i suoi amici. Infatti, il complesso è costituito da una grande sala dove si tenevano feste, danze e banchetti e altre salette più piccole che venivano utilizzate come hammam, cioè dei bagni turchi.
La cosa curiosa è che tutto sia decorato con affreschi ancora in buono stato (e in fase di restauro)
che rappresentano scene di vita quotidiana, anche un po’ scabrose: scene di caccia, di pesca, feste, donne danzanti seminude, le fasi della realizzazione dell’hammam.
Addirittura, sul soffitto di una delle stanze dell’hammam c’è una delle prime raffigurazioni della volta celeste, con tanto di segni dello zodiaco.
Si tratta di uno dei primi affreschi al mondo con la rappresentazione dell’universo su una superficie non piana.
Tra banchetti, feste, donne nude, terme e vino abbiamo capito che questi Omayyiadi se la spassavano. Noi li abbiamo trovati particolarmente simpatici!😂
Proseguendo ancora verso est siamo arrivati ad Azraq e abbiamo visitato il famoso Castello.
È il castello che ci è piaciuto meno anche se ha una bella storia: è infatti la fortezza dove si è rifugiato Lawrence d’Arabia durante la rivolta araba contro i turchi tra il 1917 e il 1918.
Una storia affascinante, il castello, un po’ meno.
La porta d’entrata è di pietra, mai vista una cosa del genere, date un’occhiata cliccando QUI.
Terminata la visita dei Castelli nel deserto orientale siamo tornati ad Amman, per visitare la capitale giordana un paio di giorni prima di tornare in Italia.
Amman. Confusione, mercati, ristoranti, moschee, persone.
Abbiamo alloggiato in pieno centro. E’ la scelta ideale per visitare la città e soprattutto sentire l’atmosfera mediorientale tra mercati (o suk), caffè e ristoranti.
Vestiti tradizionali, profumi, spezie, narghilè, creme, oro, verdura, dolci tipici, frutta secca (buonissimi i datteri, enormi!), tutto è un brulichio di colori, odori e confusione.
È bello visitare le bancarelle, assaggiando cibo tipico o prendere un caffè, tra la confusione del traffico e il richiamo della Moschea.
È tutto così… mediorientale!
Ad Amman siamo riusciti a visitare la Moschea di Re Abdullah, una delle poche in Giordania aperta anche ai visitatori non musulmani (ma le donne devono indossare velo e tunica, che viene data all’entrata!).
È molto grande, circolare ed ha la particolarità di avere una cupola azzurra.
È stata proprio una bella esperienza!
Il nostro tour è proseguito con la visita della Cittadella in cima alla città, da cui si gode di un ottimo panorama e dove si può capire meglio la storia di Amman, il Teatro e il Foro Romano, tanto per ribadire la potenza dell’Impero Romano! 😂
Ad Amman puoi fare shopping comprando souvenir, profumi e magliette. Noi abbiamo trovato le calamite più convenienti di tutta la Giordania
Abbiamo, inoltre, gradito i ristoranti di Amman.
La prima sera siamo stati al Kitkat Restaurant, dove abbiamo mangiato una grigliata mista cotta in modo molto particolare in una piccola brace che portano al tavolo.
Le costolette d’agnello alla brace sono state spettacolari!
Un altro giorno siamo stati a pranzo da Hashem, in pieno centro. E’ pubblicizzato come il posto dove hanno i falafel più buoni della città e quindi, incuriositi, siamo andati a provare.
Il posto è molto rustico e a pranzo è affollatissimo. Si mangia su tavoli di plastica molto spartani e il servizio è veloce e pratico.
Il menù fisso che prevede assaggi di falafel con le varie salse e hummus, pane caldo, insalata e tè costa 6,50 JDS per due persone (intorno agli 8 euro) quindi è molto economico!
Le porzioni sono abbondanti, i piatti buoni e il divertimento assicurato!
Se pranzate da Hashem, dovete obbligatoriamente concludere il pasto, andando a mangiare il dolce da Habibah, proprio lì vicino. La pasticceria è molto piccola e affollata, ma fanno il dolce più buono che ho assaggiato in Giordania: il Kanafeh. (Gusti di Sara, Michele ha preferito altri dolci tipici)
È un dolce composto da pasta Kadaif (formata da tanti fili dolci, tipica del Medioriente e della Turchia) e formaggio dolce fuso. Il tutto viene condito con miele e pistacchi tritati. Una bontà!
C’è la versione morbida e quella più croccante. Noi abbiamo assaggiato tutte e due, ovviamente.😋
Tutte e due sono buonissime e le porzioni super abbondanti!
Quindi, se trovate la fila, fatela perchè ne vale la pena!
Per l’ultima cena ad Amman ci siamo regalati una romantica serata da Jafra.
Visto da fuori sembra un posto anonimo e squallido, invece è molto glamour e accogliente.
Sembra quasi un museo con foto di repertorio alle pareti, una stanza di libri antichi, strumenti musicali e tanto altro.
La cucina è molto buona e caratteristica e spesso si può trovare musica tipica dal vivo.
Unico neo, il fumo. Purtroppo in Giordania è consentito fumare nei locali pubblici e questo ristorante non fa eccezione. Esiste una sala per i non fumatori, ma comunque preparatevi ad essere affumicati!
Ad Amman è finito il nostro viaggio in Giordania, si torna a casa sicuramente più arricchiti, colpiti da quello che questo Paese ci ha saputo regalare.
Porteremo con noi il ricordo delle persone, sempre gentili e generose.
Ecco i nostri consigli per visitare Amman e il nord della Giordania
TRAVEL TIPS:
- A Gerasa e nelle zone dei Castelli dell’Est, portatevi acqua, crema solare e cappellino! Noi siamo stati a gennaio e faceva caldo, non oso immaginare visitare le rovine sotto il sole cocente di altre stagioni (non ci sono alberi o ombra!)
- Se pensate di pernottare a Gerasa prenotate con largo anticipo, perchè ci sono poche strutture!
- Ad Amman cercate di pernottare in centro in modo da muovervi a piedi, anche se le strada hanno pendenze importanti.
Noi abbiamo pernottato al Sydney Hotel, un hotel in una posizione fantastica, che permette di visitare tutte le attrazioni principali di Amman, camminando. - Ad Amman guidano un po’ come i pazzi, è meglio fare attenzione, parcheggiare la macchina e visitare la città camminando.
- Se non volete arrivare a piedi fino alla Cittadella (è molto in salita) con 2 JD (su per giù 3 euro) il tassista vi porta dal Teatro Romano alla Cittadella.
- Il prezzo di tutte le attrazioni che abbiamo descritto nell’articolo sono comprese nel Jordan Pass (trovi QUI tutte le informazioni). Non è compresa la Moschea di Re Abdullah (1,5 JDS, 2 Euro a testa).
- Il pranzo da Hashem e il dolce da Habibah è un connubio a cui non si può rinunciare. Armatevi di pazienza!
- In centro ad Amman abbiamo trovato i negozi di souvenir più economici della Giordania. Ricordatevi sempre di contrattare!
Materiale utile:
Ecco la mappa di Salt e del suo Harmony Trail.
Link utili:
- Maggiori informazioni su Gerasa direttamente sul sito ufficiale del turismo giordano! QUI.
- Lebanese House Um Khalil Restaurant: uno dei migliori ristoranti in Giordania, dove va a mangiare addirittura il Re!
E’ a Gerasa ed è molto buono! (Un po’ caro rispetto agli standard giordani, ma ci sta!) - Castelli del deserto: maggiori informazioni direttamente dal sito ufficiale del turismo giordano.
- Hashem Restaurant: uno dei ristoranti più rinomati di Amman per i falafel, le polpettine di ceci.
Molto rustico, tipico, buono ed economico, è un’esperienza da fare! - Habiba Sweets: Il dolce più buono di Amman e forse di tutta la Giordania, uno spettacolo!
- Sydney Hotel: il nostro alloggio ad Amman. Posizione ottima, staff molto gentile, camere pulite e spaziose con tv e aria condizionata, bagno grande. Noi abbiamo pagato 40 euro a notte compreso di colazione (in bassa stagione a gennaio). Ha anche camerate che partono da 10 euro a persona. Consigliatissimo!
Ciao ragazzi
sono Fabio STOMACI (Lecce) mi sono imbattuto nel vostro blog e leggendo la descrizione della GIORDANIA posso dire che siete impeccabile nell’esposizione.
Mi avete dato un sacco di suggerimenti utilissimi sul viaggio fai da te che farò con mia moglie il 21 febbraio.
Grazie di cuore e buona avventura a voi
Grazie mille Fabio…
Facci sapere come va il viaggio, la Giordania è stupenda!😊
siete simpaticissimi, ho guardato i vostri video e mi avete fatto venire una game incredibile…… Hummus lo adoro….
Grazie mille!😉
Anche noi adoriamo l’hummus, ma dopo 15 giorni…😂
Io amo l hummus ma sicuramente fatto nel luogo giusto sarà ancora più buono, bellissima descrizione del viaggio, l ho vissuto insieme a voi
Grazie mille, siamo contenti che ti sia piaciuto!
Bellissimi itinerario e molto utile la mappa! Io sto pensando ad un viaggio tra Israele e Giordania anche se temo che dovrò differenziare il tour e partire in momenti differenti per visitare tutto dal momento che non ho molti giorni a disposizione! Segno i vostri utilissimi consigli! Grazie!
Anche noi volevamo fare un viaggio tra Giordania e Israele, ma alla fine ci siamo concentrati solo sulla Giordania.È piccola ma ha tantissimo da vedere, in 15 giorni te la vedi tutta con calma.
Un’altra volta torneremo in Israele! 😉
Il periodo migliore dell’anno per visitarla? Io vorrei andarci fine settembre inizio ottobre m a non so se è sicura come meta e se quello sia il preiodo migliore per visitarlaa mi consigli?
Credo che fine settembre inizio ottobre sia un buon periodo. Magari non farà così caldo come in estate, ma comunque le temperature saranno alte.
Noi siamo stati a fine gennaio, e a parte ad Amman e a Madaba dove abbiamo trovato più freddo (6/8 gradi), nel resto del Paese siamo stati benissimo e siamo riusciti a fare il bagno sia ad Aqaba nel Mar Rosso che nel Mar Morto, dove le temperature sono sempre un po’ più alte!
i piace tantissimo aprire il vostro blog e scoprire sempre nuovi posti ed itinerari di viaggio che attraverso i vostri racconti mi consentono di viaggiare almeno con la fantasia
Wow! Che meraviglia di descrizione.
Sicuramente mi piacerebbe appunto viaggiare di più e sicuramente se dovessi visitare la Giordania , prenderò spunto da questa splendida descrizione .
La Giordania è un Paese davvero affascinante. Grazie per le dritte e per gli itinerari consigliati: ne farò tesoro per un prossimo viaggio
La Giordania, come Israele è già pensata per il prossimo anno. Viaggio da sola, perciò vorrei sapere se ci sono problemi a girare da sola, sopratutto la sera (e la notte) Non parlo solo di problemi ma anche l’atmosfera verso una donna sola, giovane, alta e bionda. Ve lo chiedo perché a Istanbul si giravano a guardarmi con insistenza, ed era inverno, col il cappotto. Non volendo guidare, ci sono taxi tipo uber?
Noi abbiamo viaggiato in coppia, ma abbiamo conosciuto diverse ragazza che stavano viaggiando da sole in Giordania senza nessun problema.
Noi viaggiamo molto, e in altri posti del mondo, purtroppo, si sente “a pelle” una sensazione di non tranquillità.
Questo non ci è mai successo in Giordania, nemmeno di sera.
E i giordani sono veramente gentili e disponibili!
Piacerebbe tantissimo anche a me organizzare un itinerario tutto da sola, ti invidio molto nella tua organizzazione perfetta. Poi i posti e la cultura che hai visitato è bellissima!
Quando leggo di Giordania quasi mi emoziono, questa meta mi chiama da tempo! La trovo così affascinante e ricca di bellezza e poi, se dovessi pensare al lato culinario, adoro hummus e falafel! 😀
Che bel racconto e che bel tour che avete fatto! Non ho ancora programmato un viaggio in Giordania, non è mai stata nella mia top ten però dopo aver letto questo post sta scalando la classifica hahah Un posto pieno di storia e cultura, come piace a me!!
È fantastica! Siamo contenti che grazie ai nostri racconti stia scalando la classifica!😂
Bellissimo come a chilometri di distanza dalla propria regione, ci siano comunque somiglianze con la vostra Puglia. I luoghi da oi visitati hanno tutti un fascino particolare, soprattutto la moschea. E poi che bello che tutto fosse in armonia, non vedo l’ora di leggere il resto del vostro itinerario.
La Giordania è insieme all’Oman uno dei paesi arabi che più mi ispira. Tra l’altro la cucina libanese sembra davvero deliziosa. Come vi siete trovati a viaggiare fai da te?
Benissimo! Consigliamo alla grande un viaggio fai da te con auto a noleggio.
In questo modo si ha la libertà di andare dove si vuole, è molto più economico e le strade sono molto buone.
Bisogna solo fare un po’ di attenzione a guidare nelle città, specialmente ad Amman dove guidano come i pazzi!
Per il resto è tutto molto tranquillo, persone gentili e posti incantevoli!
Che bel posto, da sempre ho desiderato di sognare la Giordania. Ora più che mai hahaha
Grazie per il bel tour virtuale, mi è piaciuto!
Ogni tappa del vostro itinerario mi appassiona sempre più! Peccato che il castello di Lawrence vi abbia un po’ deluso, in compenso vedo che tra la hummus e falafel vi siete rifatti alla grande! 😉
Come avete viaggiato ? Auto a noleggio ? Guida all’italiana o all’inglese? Vorrei anch’io andare senza passare per tour operator. Siamo in due abbastanza esperti viaggi fai da te..
Abbiamo organizzato tutto noi, abbiamo preso un auto a noleggio ad Amman e non ci siamo affidati a nessun tour operator.
Abbiamo letto la Lonely Planet e studiato un po’ l’itinerario e siamo partiti.
In 15 giorni puoi fare di tutto, la Giordania è molto piccola e si gira benissimo.
Penso che l’auto a noleggio sia la soluzione migliore per visitare anche posti meno battuti e soprattutto per essere più indipendenti.
Le strade sono buone, dovete solo fare più attenzione a guidare nelle grandi città come Aqaba ed Amman (soprattutto ad Amman guidano come dei pazzi!)
Post interessantissimo, che voglia di partire! Voglia di assaggiare i mezze, che già in Turchia e a Cipro ci hanno conquistato, voglia di esplorare le tracce della storia millenaria di questo Paese, voglia di provare l’ospitalità della gente che dai vostri racconti sembra sorprendente! Grazie del bel “viaggio mentale” fatto con i vostro post intanto 😉
Grazie mille dei complimenti! 😉
Il viaggio continua! Grazie a te…
Mi ha molto colpito il saluto con la parola “armonia”. Questa meta mi incuriosisce molto e voi l’avete descritta talmente bene da sembrare quasi una gita fuori porta vicino casa, tanto i luoghi appaiono familiari dal vostro racconto.
Buon viaggio in Giordania!
Ho letto con molto interesse il tuo racconto perché a ottobre dovrei fare un itinerario di due settimane in Giordania. Mi fa piacere che abbondino falafel e hummus: adoro entrambi! Capisco però che mangiare tutti i giorni le stesse cose non sia il massimo.
La cucina giordana è davvero buonissima, e falafel e hummus non mancheranno mai!;)
Falafel e hummus abbondano, ma troverai diverse alternative (a base di ceci)…Buon Viaggio.