Siamo amanti della natura e delle attività outdoor, quindi durante la nostra piccola vacanza in Abruzzo, non ci potevamo perdere il trekking alle Gole del Sagittario.
Non avevamo mai sentito parlare di questa riserva, ma appena abbiamo saputo che si poteva fare un bel trekking in una gola circondati da pareti di roccia altissima, siamo subito andati alla ricerca di informazioni per farlo!
Le Gole del Sagittario fanno parte di una Riserva naturale del WWF, e geograficamente si trovano tra i comuni di Villalago ed Anversa degli Abruzzi.
Il meraviglioso canyon si è formato proprio grazie all’erosione del fiume Sagittario.
Attenzione però!
Se cercate su Google le Gole del Sagittario, vi compariranno le foto del Lago di San Domenico.
È lo splendido lago artificiale che troverete sulla strada che unisce Anversa degli Abruzzi a Villalago, e non lo troverete sul percorso di trekking!
Per effettuare il percorso di trekking alle Gole del Sagittario vi dovete invece dirigere verso Anversa degli Abruzzi. È un bel borgo medioevale, non a caso rientra tra i Borghi più belli d’Italia, ed è davvero piacevole fare una passeggiata.
L’inizio dei percorsi sono nella parte bassa del paese e potete arrivarci a piedi facendo una scalinata abbastanza ripida (che poi al ritorno sarà una bella salita) oppure arrivare in macchina seguendo i cartelli che troverete sulla strada principale.
La nota negativa è che il parcheggio è piccolo e la strada che scende stretta.
Noi ci siamo stati a gennaio e non c’era nessuno.
Da qui si può scegliere di fare il Sentiero del fiume, una bella passeggiata lungo il fiume molto semplice, o il Sentiero numero 18, o Sentiero Geologico.
Noi abbiamo scelto il Sentiero numero 18, un percorso ad anello di 7,5 Km che dal punto di partenza (le sorgenti del Cavuto) arriva all’arroccato paese di Castrovalva e torna indietro.
Ovviamente il trekking più difficile!😂
Il Sentiero numero 18 è davvero un bel percorso, molto panoramico, forse non adatto a tutti (in alcuni punti c’è davvero molta salita ed è un po’ scosceso), ma è una scelta super per chi ama la natura e per chi è abituato e un po’ allenato a fare trekking.
Inizia alle Sorgenti del Cavuto, delle cascatelle e un fiumiciattolo immerso nel bosco.
Qui c’è la sede del WWF e si possono trovare informazioni sul percorso, mappe e cartelli che spiegano la fauna e la flora del posto, molto carino per i bambini.
L’inizio del percorso è molto semplice e piacevole.
Seguendo il corso del fiume che ogni tanto forma delle piccole cascate ci si addentra nel bosco costeggiando pareti di roccia altissime, completamente immersi nella natura e i suoi profumi.
Piano piano il percorso diventa sempre più difficile e dopo una salita tra le rocce (non adatta a tutti) si arriverà ad un tratto di strada asfaltata.
Se si vuole proseguire sul Sentiero Geologico (o numero 18), bisogna andare a sinistra, e camminare circa 600 metri sulla strada asfaltata verso il paese di Castrovalva.
Sulla strada si possono vedere delle grotte e Castrovalva sembra irraggiungibile, così arroccata sopra le nostre teste.
Invece piano piano, seguendo i sentieri e circondati da un panorama favoloso si arriva sul costone, da dove si ha una visuale meravigliosa su tutta la valle!
Si prosegue verso Castrovalva, il minuscolo paese che si vede sulla destra.
Noi abbiamo trovato tutto chiuso e incontrato “due persone di numero”, ma molto gentili.
Il paese è molto carino. Siamo passati dalla mitica stazione meterologica di Castrovalva che ci ha strappato due risate.
Poi siamo passati dalla Piazza (che non ha un nome) e abbiamo percorso tutto il paese in un minuto.
Ci siamo incuriositi quando abbiamo visto cartelli che parlavano di Escher, il famoso artista famoso per le sue rappresentazioni di costruzioni impossibili.
Indagando sulla sua vita, abbiamo scoperto che proprio Escher è rimasto stregato dal piccolo borgo di Castrovalva, e nel 1929 dipinse una bella litografia del borgo, attualmente esposta al Museum of Art di Washington.
Addirittura a Castrovalva hanno intitolato una curva a Escher.
Ed è proprio da qui che si vede il paesaggio disegnato nella litografia!
Proseguendo il sentiero numero 18, inizia la discesa verso Anversa degli Abruzzi.
Il paesaggio è molto bello, si vedono chiaramente le Gole del Sagittario e i due deliziosi borghi arroccati.
La discesa è in natura, quando ci siamo stati noi in alcuni punti c’era il fango e non è stato molto semplice.
Consigliamo assolutamente le scarpe da trekking in modo da fare presa sul terreno.
Si ritorna esattamente al punto di inizio del sentiero.
A fare tutto il sentiero numero 18 si impiegano circa 4 ore (dipende dall’allenamento e da quanto tempo ci si ferma lungo il tragitto).
Il sentiero è libero, non si paga nessun biglietto.
Se al ritorno avete fame, vi consigliamo il bar nella piazzetta principale di Anversa degli Abruzzi.
Fa ottimi panini con affettati e formaggi della zona.
E dopo tutta la fatica fatta, un ottimo panino con il pecorino abruzzese e il salame aquilano e una bella birra sono del tutto meritati!
TRAVEL TIPS:
- Se volete andare alla scoperta delle Gole del Sagittario con un bel trekking, scegliete il Percorso numero 18 (o Percorso Geologico).
È un percorso abbastanza impegnativo. Se avete bambini o non siete molto allenati, potete fare la prima parte del percorso e poi tornare indietro, oppure fare il Percorso del Fiume, molto più semplice. - Per fare il trekking alle Gole del Sagittario, vi consigliamo delle buone scarpe da trekking, il percorso in alcuni punti è scosceso e rischiate di scivolare.
- Se decidete di fare trekking alle Gole del Sagittario, sappiate che non arriverete al Lago di San Domenico (che si trova lungo la strada principale per Villalago), così come sembra dalle foto su Google.
- I trekking alle Gole del Sagittario sono sempre aperti e liberi, buona passeggiata!
- Fate un giro ad Anversa, è davvero un borgo piccolo ma molto delizioso, e cercate la Chiesa con la pecora, il vero simbolo dell’Abruzzo!
Link utili:
- Ecco QUI il portale ufficiale del WWF che descrive la Riserva naturale delle Gole del Sagittario.
Non capisco bene, dalla partenza dal parcheggio inizio sentiero 18 al ritorno al parcheggio quanti km. Sono? Grazie
Ciao Daniele, è un percorso ad anello di 7,5 Km.
Prego e buona giornata
Grazie per la vostra descrizione accurata e ricca di informazioni utili e veritiere
Grazie mille per i complimenti, fanno sempre molto piacere!
Uno splendido itinerario in mezzo alla natura, rilassante e rigenerante! Non avevo mai sentito parlare delle Gole del Sagittario e quindi ho letto il vostro articolo con molta attenzione!
Ho letto con attenzione il vostro post perchè io e mio marito amiamo camminare in mezzo alla natura e siamo sempre alla ricerca di nuovi itinerari. Tra l’altro, abitando nelle Marche, questa escursione è fattibile… non siamo eccessivamente distanti. Bella la stazione meteorologica… soprattutto utlissima e reale : DDD